giovedì 4 dicembre 2008

Quando si trattano le istituzioni come una macchietta, come nel caso Villari

Caso Villari in sintesi.
La presidenza della commissione di vigilanza Rai, per prassi, spettava all'opposizione che non riusciva a trovare l'accordo su un candidato (macchietta 1).
L'opposizione e parte della sinistra votano ed eleggono tal Villari, è un colpo di mano e una boutade insieme. (macchietta 2).
Ma... L'opposizione, in maniera molto molto seria dichiara: "Abbiamo pensato con questo atteggiamento di essere stati assolutamente responsabili" (macchietta 3).



Inizia un balletto con la sinistra che chiede a Villari di dimettersi e lui un giorno dice che si dimette e l'altro che non si dimette (macchietta 4).
Destra e sinistra trovano l'accordo su un altro nome, per carità validissimo, confermando che su quello di Villari, scherzavano (macchietta 5).
E adesso però non riescono a fare dimettere Villari (macchietta 6).
Ma Villari non deve dimettersi.
Perché le istituzioni non sono un luogo dove fare scherzetti, zingarate, provocazioni macchiettistiche.
Una votazione è una cosa estremamente seria, anche quando è fatta per scherzo. Perché non si può votare per scherzo.
E allora che sinistra (incapace di esprimere un candidato) e maggioranza (maramalda ed incosciente) imparino a rispettare il senso del voto come valore. Si tengano Villari (e lo sfiducino casomai nei modi previti legittimamente dalla commissione), paghino le conseguenze e imparino la lezione.
Forza Villari.

Quando la sinistra si tira la zappa sui piedi

Vicenda Sky... chi colpisce? A sentire Veltroni: "...per capirci i tifosi delle squadre di calcio".



Epperò poi si scopre che l'impegno ad uniformare la tassazione per tutte le televisioni era stato preso dalla sinistra.
E ci credo assai che l'avrebbero messa al 10% per tutti...